La classificazione dei calcoli renali

La classificazione dei calcoli renali è estremamente utile per individuare una terapia corretta e realmente efficace. I calcoli vengono distinti in base alla sostanza di cui sono composti e al quadro clinico che ne ha provocato la causa. 

Nel primo caso si parla di classificazione per composizione chimica, e si distinguono 7 tipologie, nel secondo caso si parla di classificazione per patogenesi e le tipologie sono tre.

Classificazione per composizione chimica

Attraverso i moderni strumenti diagnostici è possibile individuare la sostanze di cui si compongono i calcoli e distinguere 7 forme litiasiche.

Calcoli di ossalato di calcio

Rappresentano una delle forme di nefrolitiasi più diffuse. Sono dovuti ad una sovrasaturazione di ossalato di calcio dovuta a diversi fattori come ad esempio l’aumento di calcio e/o di ossalati nelle urine, la carenza di citrati o la disidratazione. L’ossalato di calcio è un sale di calcio dell’acido ossalico. È  presente in natura in numerosi vegetali ad esempio il rabarbaro, la barbabietola rossa, gli spinaci. L’ossalato di calcio precipita e cristallizza in presenza di pH urinario acido. Per questo motivo una delle principali cause di litiasi calcica è rappresentata dalla nostra alimentazione, ed è proprio grazie ad una dieta corretta che aiutiamo il nostro organismo a prevenirne la formazione.

Calcoli di acido urico

Si formano attraverso la cristallizzazione di acido urico puro o combinato con ossalato di calcio. L’acido urico è il sottoprodotto del metabolismo delle purine. I livelli di acido urico nell’uomo vengono monitorati nel sangue (uricemia) e nelle urine (uricuria). In condizioni di salute l’organismo presenta valori normali di uricemia (negli uomini tra 2,5 e 7,0 mg/dL, nelle donne tra 1,5 e 6,0 mg/dL) e di uricuria (< 800 mg/24H). Quando però, per diversi fattori, questi valori aumentano, l’organismo è esposto al rischio di sviluppare calcoli renali. È la concomitante presenza di un ambiente urinario acido, come nel caso dei calcoli di ossalato di calcio, a concretizzare questo rischio, consentendo all’acido urico di cristallizzare e di formare i calcoli renali. La particolarità di questi calcoli è che sono molto sensibili alle variazioni di pH urinario: alcalinizzando il pH non solo si inibisce la cristallizzazione ma si favorisce l’erosione dei calcoli in via di formazione.

Calcoli di fosfato di calcio

Un altro tipo di calcolosi renale, meno diffusa delle precedenti, è rappresentata dalle formazioni dovute a fosfato di calcio. Il calcio fosfato è calcio (Ca++) complessato con fosfato (PO4) ed è un importante costituente di ossa e denti. La relazione ottimale tra fosfati e calcio dovrebbe essere di 1:2. Quando però i fosfati eccedono di molto questo rapporto si altera il processo di assorbimento del calcio nell’intestino tenue e grandi quantità di calcio, legate al fosfato, eccedendo il fabbisogno organico hanno bisogno di essere smaltite e sovrasaturano le urine. Questo stesso processo ha inoltre un altro grande svantaggio: quello di privare il nostro corpo di calcio e di esporci, nel lungo termine, ad altre patologie quali ad esempio l’osteoporosi

Calcoli di cistina

Sono rari ma particolarmente complessi da trattare. Spesso si manifestano sin dall’età infantile, ma colpiscono unicamente soggetti affetti da cistinuria, patologia genetica caratterizzata da una difetto nel riassorbimento renale della cistina. 

Calcoli di struvite

Sono causati da un’infezione urinaria. La struvite è un sale, formato da fosfato, ammonio e magnesio, che si forma quando si verificano due condizioni: 

    1. presenza di batteri: alcuni batteri (Proteus, Klebsiellae, Pseudomonas, Enterococchi) scindono l’urea formando ammoniaca. Questo rende le urine estremamente alcaline. 
    2. Sovrasaturazione di magnesio e fosforo: in presenza di un’elevata percentuale di magnesio e fosforo si formano cristalli. Questi cristalli si combinano con l’ammonio dando origine a cristallizzazioni di struvite. Questi calcoli sono spesso voluminose formazioni a stampo.

Calcoli da farmaci

I principi attivi di alcuni farmaci presentano tra le controindicazioni, la formazione di calcoli renali. Ad esempio l’indinavor, anti-virale nel trattamento dell’HIV, oppure il triamterene, diuretico risparmiatore di potassio, sono noti per creare cristallizzazioni nelle urine.

Calcoli di 2-8 diidrossiadenina (DHA)

È una rara tipologia di urolitiasi che si manifesta come patologia secondaria alla deficienza di adenina fosforibosiltransferasi APRT, un enzima del cromosoma 16, che porta ad una ipersecrezione della 2-8 diidrossiadenina DHA. La DHA ha una scarsa solubilità nelle urine e gradualmente precipita nei tubuli renali (nefroni), portando alla formazione dei calcoli renali. 

Classificazione per patogenesi

La classificazione patogenetica suddivide i calcoli renali per il tipo di quadro patologico che vi è all’origine della formazione litiasica:

Forme primitive o idiopatiche

Nelle forme primitive i calcoli renali sono il frutto di cause interne all’organismo e non di cause esterne come ad esempio l’alimentazione, batteri  o l’assunzione di farmaci che invece contraddistinguono le forme secondarie. All’interno delle forme idiopatiche si distinguono: 

Nefrolitiasi calcica. Rappresenta circa l’80% dei casi di calcolosi renale.  Ne fanno parte 5 forme prevalenti:

  • Ipercalciuria, ovvero eccesso di calcio nelle urine
  • Iperossaluria – eccesso di ossalati nelle urine
  • deficienza di inibitori urinari (ipocitraturie, ipomagnesiurie)
  • ridotto volume urinario
  • Senza alterazioni metaboliche

Nefrolitiasi urica: da iperuricosuria (eccessiva assunzione alimentare di proteine e/o iperproduzione endogena di acido urico)

Alterazioni morfologiche o funzionali renali

Ereditarie: ad esempio da cistinuria 

Rene a spugna: il rene a spugna è una patologia ancora poco studiata in cui si creano dilatazioni di specifici canali interni al rene (dotti collettori) che predispongono allo sviluppo di pielonefriti e calcoli renali. Molto spesso è un’alterazione silente, rilevata attraverso esami strumentali per altre patologie (ad esempio ecografie addominali). 

Malformazioni renali: in altri casi i calcoli renali sono la conseguenza di specifiche malformazioni, come ad esempio nel caso dell’agenesia renale.

Forme secondarie

  • Patologia sistemica
  • Infezione urinaria
  • Sindromi da malassorbimento
  • Farmaci